In piazza delle Erbe a Carrara uno spettacolo dedicato a Alda Merini - La Voce Apuana

2022-08-20 13:38:49 By : Mr. Jason Liang

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sabato, 20 agosto 2022 - Aggiornato alle 14:02

CARRARA – Un Caffè con Alda Merini, con Margherita Caravello, musiche dal vivo di Antonio Pincione, è il titolo dell’iniziativa che si terrà mercoledì 17 agosto, con inizio alle ore 21.00, in piazza delle Erbe a Carrara, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune. L’ingresso è libero: per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare o inviare un messaggio al numero al 3293550022.

Margherita Caravello è laureata in Teatro e Arti Performative alla Sapienza, con una specializzazione in corso a Roma Tre in Scienze Cognitive della Comunicazione. Si occupa di diffusione culturale attraverso teatro, incontri dal vivo e sui social, proponendo nuovi spunti di indagine sulla figura della poetessa Alda Merini. Nel 2021 è uscito il suo libro “Indagine su Alda Merini: non fu mai una donna addomesticabile”, da cui ha preso spunto lo spettacolo teatrale omonimo, attualmente in tournée nazionale con Giorgia Trasselli a dar corpo e voce alla poetessa dei navigli, con la regia del poeta Antonio Nobili. Nel libro viene ripercorsa la storia travagliata di questa donna straordinaria, prima ancora che poetessa:  l’autrice intende suggerire al pubblico un percorso di costruzione dell’identità, libero dai vincoli della norma sociale in direzione della riaffermazione della propria essenza rispetto alla maggioranza e della propria urgenza contro la norma sociale imposta. Un invito al pensiero critico, ma soprattutto a riscoprirci umani, capaci di guardare la bellezza nelle piccole cose del quotidiano.

Alda Merini aveva un rapporto speciale con il caffè: lo prendeva con due bustine di zucchero, se lo faceva portare dal bar dai tanti ammiratori che la andavano a trovare, oppure scendeva lei, con una gran spilla a forma di garofano bianco di stoffa leggera appuntata sul petto e se ne andava a  piedi lungo il suo Naviglio verso i bar  dove tutti la conoscevano e la chiamavano per nome. Dai tavolini di questi bar Alda si innamorava ogni giorno della sua Milano, volgendo intorno il suo sguardo distratto, ma pieno di affetto: tutti si fermavano volentieri a parlare con lei e a prendere nota di qualche verso che le sorgeva spontaneo sulla scia dei discorsi degli altri. Molte delle sue opere sono nate proprio tra questi tavolini, scritti sul retro di volantini  o sui tovaglioli di carta.

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